A cura di Gioacchino la Greca

 

 

Amorino dormiente

 

 

(1608-1609)

Olio su tela (72x105)

Palazzo Pitti, Galleria Palatina, Firenze

 

 

di Michelangelo Merisi da Caravaggio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Amorino dormiente, è un'opera mitologica, una delle ultime del Merisi. La confezionò in piccolo formato a Malta per un amico del suo protettore, Francesco dell'Antella. Un bimbo dormiente, che raffigura l'Amore, caratterizzato da una faretra su cui poggia il capo, le ali in stato di riposo, le frecce con la punta rossa e l'arco tenuto con la mano sinistra, con la corda slacciata a simboleggiare il disarmo completo dell'amore che dorme. Le pudenda sono ombreggiate a nascondere ciò che spudoratamente, nel quadro di Amore Vincitore, che potrebbe far da pendant a questo, vengono mostrate da un giovane sorridente che a ben ragione fa dire "Omnia vincit Amor". Questo infante invece non è poi cosi bello, anzi mostra quanto sia crudo Amore quando si mostra nella sua innocenza. Il bambino è gonfio, attraversato da lampi di luce verdastra quasi mortale, di cui il sonno è presago. Caravaggio ha con poche cose del suo mestiere, non ha i modelli preferiti, forse ha pure pochi colori e pennelli, vista la parsimonia dell'uso di essi, sicché prevalgono molto i bruni e i neri, con bianco di biacca che non sono difficili da reperire. Un triste ombreggiar di fatale destino, che di lì a poco lo avrebbe tolto ai mortali affanni dell'amore.

 

 

 

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