Cristianesimo della prassi

Pagine di Mauro Codazzo

 

RIFLESSIONI

 

Gesù

 

 

... e come cercando le motivazioni ultime... e prime... del mio fare e pensare... e del perchè sto qui, su facebook.... mi ricollego alle considerazioni fatte nei giorni scorsi... gesto rivoluzionario della propria vita.... intima, personale...

è la fiducia nel Cristo...

ma cos'è questa fiducia? come renderla concreta? come si determina e informa il mio quotidiano? forse nella preghiera? nelle liturgie? nelle opere buone?.... sì forse, ma penso che ci sia un momento ancora più intimo, più proprio perché avviene dentro e in profondità: cioè là dove nascono le idee, dove c'è ascolto e si prendono decisioni..... ed è qui che la "fede" diventa un dare "potere" alle parole ascoltate...... e ascoltate perchè pronunciate da quel personaggio che ha l'ardire di dire: " a me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra" (mt 28,18) ..... fede dunque...... è risolvere il problema del potere, perché il potere lo si riconsegna a chi ne è il titolare... e si assumono, perché vere e potenti, le sue parole come alfabeto della propria vita....

dunque.... questo il cammino.... la fede?.... dare potere e autorità.... dire di "si" all'amore... "al Cristo, padrone dell'impossibile" (Renè Voillaume)

e una volta fatta questa consegna... nelle battaglie, certo... il resto è tenere le mani sul timone della storia.... ricordando Simone Weil:

"il vangelo non fa differenza tra amore e giustizia sociale".

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Cos'è la fede e come viverla... e dov'è il suo potenziale di "vita piena".... bene, abbiamo detto che il potere è di Cristo... Lui lo afferma in maniera perentoria.... e per me scatta quindi l'urgenza di riconoscergli autorità e facoltà nella mia vita....

....questo comporta che non devo dare potere, ad esempio, ai miei fuggevoli stati d'animo, oppure ad un mio pensiero che non regge se accostato al vangelo.... o ancora a inclinazioni o brame...

...insomma tutto ciò che è proprio della natura umana, così fragile e debole, va prosciugato dal "comando" che vuole esercitare nella nostra esistenza....

e ancora di più... e sempre liberante.... va tolto il potere alle persone... ad esempio il capo ufficio, il sindacalista, il politico, il vescovo..... a tutti coloro che usano esercitarlo per un proprio tornaconto...

Noi non riconosciamo alcuna autorità e anzi vediamo certi personaggi, pur in posizione di alta responsabilità, così prigionieri dentro logiche prive di libertà...... come dire: il prigioniero non può che produrre prigionieri.... la persona libera, trasmette libertà......


....e poi c'è una parola tremenda di Gesù: "chi ama il padre o la madre, più di me.... non è degno di me"..... parole con cui fare i conti... e penso non dettate dal suo egocentrismo, ma parole dette a nostra protezione..... perchè? perchè se tu assolutizzi tuo padre, tua madre, tuo figlio.... tua moglie.... ne fai un idolo.... gli consegni un potere eccessivo... e questo è fonte di dolore... perchè l'idolo è ingannevole.... è cieco, muto e sordo, ci dice la scrittura....


....anche qui allora.... scavando e interpretando....


qualcuno ha detto che il Cristo merita il primo posto.... perchè è il più bello dei figli d'uomo... perchè è lo sposo... perchè solo Lui è risurrezione e vita.... e penso al suo cuore follemente innamorato... delle mie miserie e confusioni.... e del suo desiderio di trasmettere libertà..... il dono della verità che libera....

....e in questa sera... alla vigilia di tante cose che ci coinvolgono.... possiamo dire.... vieni dolce Agnello.... entra nelle nostre case.... nei cuori e nei dolori.... tra le catene e le nostre incapacità..... vieni..... e che questa notte..... sia una notte di miracolo!

 

 

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LE TUE MANI

...e che le mani di Dio siano su ciascuno di noi...
su te che piangi... con lacrime infinite
su te che non fai altro che ricordare...
su di te... che lotti inesausto
su di te... che stai per nascere
e su di te che parti... per i regni di luce
... per chi è sui barconi e per chi trova riparo sotto i ponti
e per chi è nei palazzi del potere, vestito di porpora
...e dalle città del paese
e dalle valli....
da ogni focolare e dai chiostri
... un canto ascendente e implorante... disarmato e arreso
flebile... corale...
chiede che le tue mani o Padre...
siano su ciascuno di noi...
... a dare salute, innocenza... gaudio!

per i miei amici.... mauro

 

 

Essere buona notizia

 

... il tema è proprio questo: essere buona notizia...


anche qui al centro di ascolto, potremmo ridurre il tutto a questo: essere una buona nuova... sì, perchè in una quotidiana esperienza di brutte e ripetute notizie, c'è fame e sete di buone nuove, di spiragli che si aprono, di obiettivi alla portata, di cose concrete da fare, di svolte possibili...

ma le buone nuove richiedo fatica, ricerca, conoscenza... potremmo dire studio della complessità, perchè debbono incarnarsi nel qui e ora della città, nei suoi labirinti fatti di uffici, enti, norme, protocolli, resistenze, indifferenze...


ci vuole quindi passione e voglia di orizzonti larghi, di comunione e desiderio di riscatto... e può accadere allora che tra colate di cemento, asfalti e lamiere, nel grigiore onnipresente... qualcuno ti dice sorridendo: ho una bella notizia per te... ... cosicchè tutto si moltiplica... e pure i sorrisi, chi li conta più !

 

 

 

 

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