Cristianesimo della prassi

 

 

Pagine di Mauro Codazzo

 

 

 

Lettera ai fratelli e sorelle del mondo digitale

 

 

 

 

Sono stato per oltre 10 anni responsabile di una comunità del rinnovamento carismatico cattolico, qui nella estrema periferia romana, la favelas dei poveri... e l'esperienza è stata entusiasmante: l'incontro col Cristo vivo, amico, fratello, sposo, salvatore... e l'incontro con tanti fratelli e sorelle ...


La profezia che abbiamo vissuto è quella della "comunione"... realizzare l'unità in un territorio ammalato di solitudine, dove l'isolamento amplifica i drammi personali e determina la visione del vicino quale nemico da cui difendersi ...


Bello!... ci siamo inventati di tutto, sotto la spinta e il fuoco dello spirito... missioni nel mio ospedale e negli ospedali vicini... il porta a porta con le "preghiere del pianerottolo" a mettere insieme i vicini di casa riconciliati ....


Comunità fiorente di circa 40 fratelli, altrettanti pastori di comunione (lo Spirito non lascia nessuno disoccupato...), chiesa viva in cammino che guarisce ogni babele del proprio vissuto... ricapitolando tutto in Cristo...


È accaduto che in comunità arrivavano tante situazioni familiari, per così dire "irregolari"... e i miei "capi" mi dicevano: “caro Mauro, per loro solo seminario di effusione, ma niente preghiera conclusiva e nessun inserimento nella comunità degli effusionati”.... “Ma come, protestavo, ci siamo spesi per costruire l'unità... siamo ora amici e ci sosteniamo... ed ora dovrei escluderli?


È accaduto che in epoca di guerre insensate, in tempo di teorie quali "la guerra preventiva", davanti al massacro di interi popoli, già provati dalla misera... ho introdotto in comunità la lettura di testi di don Milani... "Lettera ai cappellani militari"... unitamente a brani di Gandhi sulla nonviolenza... dibattiti e discussioni bellissime, prese di coscienza....

 
È accaduto che davanti alla negazione eucaristica per gli "irregolari", in comunità ci siamo letta, studiata e commentata l'esortazione post-sinodale di Benedetto XVI... esercizio di critica vitale e presa di coscienza...


È accaduto che ci siamo letti uno studio sulle beatitudini di padre Alberto Maggi... i fratelli sono come rinati, nuovo senso dell'essere cristiani... e guarigione per molti dal "dolorismo devozionale" di radiomaria....


Epilogo

...dai miei "capi", sono stato buttato fuori dalla comunità perchè non più garante della ortodossia e ortoprassi comunitaria.... scomunicato...e fatto divieto di rimettere piede, perchè i fratelli mi avrebbero sempre riconosciuto come "leader" (testuali parole)....


Ho vissuto la devastante esperienza dell'esercizio del potere... lo scandalo che questo esercita e lo smarrimento e il dolore dei fratelli.... (percosso il pastore, il gregge si disperde... infatti, la comunità non c'è più)...,


Ora, penso che dobbiamo guarire da qualsiasi logica di potere, dalla tentazione di escludere...

Il cristianesimo è inclusione, unità dei diversi... corpo plurimo di Cristo...


E, per quanto mi riguarda, non ho permesso allo scandalo e alla divisione di vincermi... continuo il mio servizio, da servo inutile, nella caritas... bellezza e nuova primavera....

 

 

 

 

 

 

Home

 

Il Cristianesimo della prassi

 

 

Scrivi

 

 

Copyright©Codazzo2012