Cristianesimo della prassi

 

Pagine di Mauro Codazzo

 

Gli ultimi

 

 

Niente

...niente... proprio niente... ho cercato, mendicato parole e contenuti... ma niente, amareggiato? deluso?... si!...

Ho letto con estrema attenzione il messaggio del papa per questa quaresima, dal titolo: "Prestiamo attenzione gli uni agli altri, per stimolarci a vicenda nella carità e nelle opere buone" (Eb 10,24).


....Mi aspettavo, visto il titolo, una riflessione forte sui drammi che vivono i nostri fratelli, gli ultimi, gli emarginati... nel tempo della precarietà, l'assenza di futuro per intere generazioni, il ruolo della finanza e dei mercati, le politiche di rapina, la disperazione delle generazioni costrette all'immigrazione... la tragedia dei barconi... le guerre neocoloniali...

...e quindi una sollecitazione forte a soccorrere il Cristo piagato, e a mettere il cuore e le mani nelle tante contraddizioni denunciando i poteri che "affamano"... ed esortando a mettersi in gioco....


...niente... niente di tutto ciò.... dove si concentra il messaggio?... prestare attenzione gli uni agli altri... cioè "la correzione fraterna" per stimolarci e correggerci nel cammino di santità....


Abbiate pazienza, fratelli miei... che mendicate un pezzo di pane e un sorso di acqua pulita... vi ricorderemo in qualche altra occasione... cercate di tirare avanti come potete....


Ai miei amici, fratelli di fede, chiedo un’attenta lettura del messaggio e pongo la seguente domanda: non era opportuno centrare la dimensione sociale?... ma forse sono io che sono un ingenuo... oppure un inutile bastian contrario...


Ognuno, nel proprio cuore... troverà risposte!

 

 

 

 

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A casa con la febbre, epidemia influenzale... e avendo tempo, sto ascoltando trasmissioni di radio 3 "tutta la città ne parla", scaricabili in mp3.
Mi ha colpito la testimonianza di fratel Biagio che a Palermo ha una missione di vicinanza e sostegno rivolta agli ultimi, ma lascio a lui, la parola:

"la società li chiama barboni, vagabondi, giovani sbandati, alcolisti, ex detenuti, separati, prostitute, profughi, immigrati; ma dal momento che ho sentito il coraggio di incontrarli ed abbracciarli, li ho chiamati fratelli e sorelle... felice di vivere con loro alla stazione, di aiutarli e confortarli.... fu una esperienza forte e cominciai a chiedere aiuto a tutti....".

Oggi questa missione è consolidata, con la partecipazione di tanti volontari... in trasmissione fratel Biagio da testimonianza di come stia peggiorando la situazione sociale nella sua Palermo: aumentano gli alcolisti, il consumo di droga, il gioco d'azzardo e la solitudine e l'emarginazione....
...ecco uno spicchio del nostro paese e a Roma registriamo un aumento della violenza, sparatorie e uccisioni...

... termino sottolineando le parole di fratel Biagio: ho sentito il coraggio di incontrarli e abbracciarli...... auguriamoci questo coraggio nella nostra vita, è possibile, basta iniziare, spezzando e superando consuetudini, non si è soli... anche noi, facciamoci abbracciare!...

 

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Rientro dal centro.... questa mattina abbiamo trovato, penso un tunisino, sdraiato sulla panchina dove ha passato la notte.... rannicchiato dentro un giubbino liso, con le braccia a protezione del volto... immobile, con il gelo della notte a di coperta, e il vento freddo sostituente le carezze di cui abbiamo bisogno.... svegliato e portato al caldo del centro, caffellatte e biscotti, giaccone pesante e una coperta... e indirizzi utili: dove mangiare e dove dormire... lentamente ha iniziato a sorridere, linguaggio mimetico... chi conosce l'arabo?... gommone, mediterraneo, cie... fuga, solo, fame, freddo... e giunto a noi... avrà ringraziato il suo Dio... noi consapevoli di fare pochissimo per il Cristo in lui presente... pochissimo per questo fratello, donato e riallontanato...

 

 

 

 

 

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