Per vie irte ed
azzurre
II
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Velati schizzi d’interni |
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Immenso
infinito Cos’è quest’ondache nel freddo presente la sua lama affondaperché continua il suo doloroso respiro? Io vogo con leie alito e cerco un arco di grani di sole lontano.E trovo la prateria infinita dove l’onda s’espande piangendoe la forma dell’isola ai colpi di mare si scopre nudaal suo immenso infinito dinanzi.. |
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Gocce di poesia IVago camposenza orizzonte come in attesa lievesommesso soffio passa…l’aria è tutta un polverio gialloorae la rugiada è pianto sacra la terra l’amore. IICielo di stellevasto abbraccio silente all’odorosa terra tu non tramuti neanche quando l’imperio del sole signoreggiao su di lei la pioggia sfarinail suo gelosomantoma ci sono le notte d’estate a raccontarti. IIISia che t’adagi sul corpo chiuso della notte sia che per lei dal cielo strimpelliuna sinfonia col raggio, luna,tu sei il mio canto. IVBuiosilenziotrattimio Dio quale esplosione. VIo sono Orfeotristee solo in Ebro a sciogliere la mia lira amante tu resta bellairraggiungibileEuridice.VIUn rivolo sottilelama la terra arsae nera una ferita come d’una corda tesa un vibrìo struggentenella notte. |
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Tenero
vento Stasera di nubi il ventos’adorna non vuole ai monti miei andare con le mani vuote fremono sul ramo le fronde gli uccelli chiudono gli occhi nel lamento delle fratte i cipressi sono in preghiera il tenero vento ma c’è un fiore che s’apre a lui dona il suo manto e si snuda al fiore che beve i suoi doni e gli si abbandona. . |
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Salice Se l’aurora, dita di rosa, sul fiore la candida goccia per me depone e l’inghirlanda se il carro infuriato del cielo di Poseidone il sorso mi porta non mi disseta e piace ma c’è un chiaro lago che il mio braccio avvolge e l’occhio tutto assorbe un lago che non sa ch’io già sono sulla sua sponda e là rami e foglie mollementee specchio e riva sfioranoal rezzo. . |
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La
mia poesia Un versoun altro al par della latonia prole arcieri al mondo ed io sono la titania figlia del cielo nell’ortigia terra a sgravar colpedai pilastri di cristallo. . |
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Fiore
di neve Se di spine il sole è coperto cerca la chiave ed entra, piccolo fiore, si dissolve nell’aria una spina alla volta ma tu hai il dono del gelo e per sanare le spinetu serbila serpe d’Argolide. . |
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Uomo L’uomo è un abbozzo notturno di se stesso(E. Fromm) … ma avverte un richiamoe allora a sfoglia a sfoglia come ninfa si spiega si ciba di terra e soffre e lotta e ancora più ancora poi falena nell’isola va ai fiori che una mano gentile ha deposto. . |
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Amore Dall’informe esploso architetto del cosmo lentovaima son belli i tuoi sofferti pinnacoli forza e fuoco abbandonoe fusione e sei d’Iperione il raggio che svela e indora sei rodìo di gelosi steli di rosa spasimo d’uomo e l’animo che l’avverte si spaura. . |
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Aiuto Una mano è aggrappataa una croce nella piana del paese abbandonato. Suoni che son carezzevanno,fuggononere ombre di arpie. Così chi soffre solo.Cosìaccarezza il pensiero il cuore. . |
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Destino Allora la mano d’Ermetemostrò la turba infinita come grani di sabbia che il fluido corpo sbatteva sul lido nel ventre di Ade inghiottita da vapori di piombo. Verace destino con volto di sfinge.Andava sul fiume una lucedall’onda che subito muore all’altra e nel buio correva una scia agli Elisi da pochi portata. Ade veniva con noi ed il figlio di Crono e lì tu eri la perla che cresce nell’incidente e alla luce della piccola sfera la valva socchiusa io scoprivo. . |
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